Cinquant’anni dopo : ritorno sulla Luna
di Luigi Balis Crema e Antonio
Castellani
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Sunto: Cinquant’anni fa l’uomo violò il suolo del nostro satellite. Poeti, artisti, fi losofi , che nei secoli avevano avuto nella Luna la loro divinità ispiratrice, espressero, al di là dell’ammirazione per l’audacia dell’impresa, tutto il loro turbamento nei confronti di un evento che a giudizio di molti avrebbe sconvolto il rapporto fra scienza e poesia. Col tempo le emozioni si sono attenuate, le gesta spaziali sono viste come un fatto quotidiano e la Luna continua ad illuminare con i suoi languidi raggi le notti del nostro pianeta. Ma dopo mezzo secolo la Luna torna ad essere al centro dei programmi dei viaggi umani nello spazio, non solo da parte della NASA, ma delle più avanzate potenze mondiali, dalla Cina, alla Russia, al Giappone… Si ripetono gli annunci che a breve il piede dell’uomo tornerà a battere il deserto lunare. Ma sarà una tappa intermedia, dalla quale spiccare il volo per il più ambizioso e problematico viaggio dell’uomo su Marte.
Abstract: Fifty years ago the man violated the ground of our satellite. Poets, artists, philosophers, who over the centuries had had their inspiring divinity in the Moon, expressed, beyond the admiration for the audacity of the enterprise, all their distur-bance towards an event that in the opinion of many would upset the relationship be-tween science and poetry. Over time the emotions have diminished, the spatial deeds are seen as a daily occurrence and the Moon continues to illuminate our planet’s nights with its languid rays. But after half a century the Moon returns to be at the center of human travel programs in spacenot only by NASA, but by the most a-dvanced world powers, from China, to Russia, to Japan ... The announcements are repeated that soon the man’s foot will return to beat the lunar desert. But it will be an intermediate stage, from which to take fl ight for the most ambitious and problematic journey of man on Mars.